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Di cosa si occupa il medico di base
Il medico di base, o medico di famiglia, è una figura indispensabile del Sistema Sanitario Nazionale perché si occupa di curare i cittadini ed è il primo punto di riferimento nel campo della medicina generale.
 Molto spesso  si occupa non solo della prescrizione dei farmaci per la cura di malattie, ma indirizza i suoi assistiti verso medici specialistici. Inoltre assicura un’assistenza di primo livello ai suoi pazienti. Le visite possono avvenire presso il suo studio, a domicilio o nelle strutture residenziali.

Le mansioni del medico di base
possono essere riassunte nei seguenti punti:

- garantire la salute dei propri pazienti;
- contribuire alla diffusione della cultura sanitaria;
- aggiornare le schede sanitarie dei pazienti;
- redigere certificazioni di vario tipo;
- assicurare livelli di assistenza sia in ambulatorio che a domicilio.

 il compito del medico di base
è quello di interpretare i sintomi dal paziente e di fare una diagnosi attraverso la visita, gli esami diagnostici, gli esami ematochimici e la prescrizione di una terapia. In alternativa, consiglia al paziente di sottoporsi a visite specialistiche.
Il numero massimo di assistiti ammessi dalla legge è di 1500, tuttavia questo numero può arrivare fino a 2000 in base alla zona in cui opera il medico.
  
Quanto guadagna un medico di base
Il guadagno del medico di base dipende da diversi fattori, tra cui:
 
- i bonus;
- le indennità;
- l’anzianità di servizio;
- il numero degli assistiti.
 
Per quanto riguarda il fattore anzianità di servizio e, quindi, gli anni di esperienza del medico, il guadagno medio in Italia è:

- con meno 3 anni di esperienza, circa 71.500 euro lordi all’anno;
- tra i 10 e i 20 anni di esperienza, circa 123.000 euro lordi all’anno;
- con un’esperienza di oltre 20 anni, anche oltre i 160.000 euro annui lordi di guadagno.
 
Orari ambulatoriali
Il medico di base deve rispettare degli obblighi per quanto riguarda l’orario e i giorni di apertura del proprio studio. Lo studio deve essere aperto per almeno cinque giorni a settimana e deve fornire assistenza sanitaria per:

- un minimo di 5 ore/settimana se ha fino a 500 pazienti;
- un minimo di 10 ore/settimana se ha tra i 500 e i 1000 pazienti;
- un minimo di 15 ore/settimana  oltre i 1000  pazienti.
  
Quanto guadagna un medico di base per ogni assistito
Uno dei parametri più importanti per sapere quanto guadagna un medico di base è il numero dei pazienti assistiti.
 Tuttavia, lo stipendio del medico di famiglia è inversamente proporzionale alla quantità di pazienti che possiede. La retribuzione del medico di base è calcolata su ogni paziente, ed è nota come “quota capitaria”, che varia in base a una
serie di fattori:

- se il medico di base ha meno di 500 pazienti, allora il guadagno è di circa 70 euro lordi per assistito;
- se il medico di base ha più di 500 pazienti, allora il guadagno è di circa 35 euro lordi per assistito.
 

Ma al guadagno sopra citato si possono aggiungere anche altre fonti , come ad esempio:
- i contributi per l’assistenza agli over 75;
- l’indennità per la reperibilità notturna;
- la somministrazione di vaccini e tamponi.

I guadagni sono lordi e ad essi dovranno essere detratte le tasse da pagare e le eventuali altre spese.
Tra queste vi sono, ad esempio, il costo per l’affitto dello studio, l’impiego del personale che svolge un lavoro di segreteria e gli eventuali sostituti per i giorni di ferie. Quest'ultimi non verranno infatti pagati dal Sistema Sanitario Nazionale, ma dallo stesso medico di base titolare dello studio.

Cambio del medico di base

Un’importante novità per facilitare l’utenza e snellire le procedure amministrative nella scelta del medico di medicina generale. L’AST4 - ASUR ha introdotto la possibilità di effettuare il cambio del medico di assistenza primaria anche tramite mail, contribuendo al rispetto delle disposizioni normative vigenti che limitano gli assembramenti.
La richiesta, accompagnata dalla scansione di un documento di identità fronte/retro, tessera sanitaria del richiedente e di tutti i familiari, qualora interessati al cambio del medico, può essere inviata all’indirizzo dedicato anagrafe.av4@sanita.marche.it , già attivo.
Inoltre, è possibile delegare la scelta ad una persona non convivente, compilando e sottoscrivendo l’apposita modulistica, insieme al documento di riconoscimento del delegante e del delegato.

Qualora la scelta ricada su un medico che ha già raggiunto il massimale previsto di assistiti, l’utente sarà avvisato, telefonicamente o via mail, per indicare un nuovo professionista disponibile.
L’invio tramite mail non può essere utilizzato per la prima individuazione del medico ma solo per la sostituzione del medico precedente.

Rimangono attivi con le consuete modalità  (tessera sanitaria e documento d'identità) e orari di accesso i 4 sportelli anagrafe assistiti dell’Area vasta 4 Asur per la scelta in presenza.
È possibile recarsi al poliambulatorio di Fermo in via Gigliucci 1, dalle 8 alle 13 dal lunedì al sabato, al distretto sanitario di Petritoli in via Marini, dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 13, al distretto sanitario di Amandola di via Battisti 80, dalle 8 alle 13 dal lunedì al venerdì, al distretto sanitario di Porto Sant’Elpidio in via della Montagnola, dalle 7.45 alle 12.30 dal lunedì al sabato.  








III RAPPORTO CENSIS

Per il 70% degli italiani la sanità pubblica è peggiorata: cosa dice il nuovo rapporto CENSIS
 

Il III Rapporto Fnomceo-Censis rivela una situazione preoccupante per il Servizio sanitario nazionale (SSN), con un peggioramento percepito da più di 7 cittadini su 10. La relazione, che analizza anche la qualità del rapporto medico-paziente, evidenzia come la carenza di personale e le esperienze negative in ambito sanitario stiano erodendo la fiducia nel sistema.
Il Servizio Sanitario Nazionale  in Italia continua a fare i conti con un declino percepito da oltre il 70% dei cittadini, secondo i dati del III Rapporto Fnomceo-Censis.

Nonostante le difficoltà che il sistema sanitario sta affrontando, come, per esempio la carenza di personale, il rapporto tra medico e paziente rimane comunque una componente fondamentale, con il medico di medicina generale (MMG) che appunto continua a rappresentare un punto di riferimento essenziale per la salute degli italiani.
 
Tuttavia, il crescente divario tra le aspettative e le esperienze reali dei cittadini sta generando fratture nel tradizionale legame di fiducia. Questo scenario preoccupante si riflette così nella quotidianità del SSN e nelle sfide sempre più gravi che i professionisti del settore devono affrontare. Il rapporto, che verrà presentato ufficialmente il 12 marzo, offre una panoramica completa delle criticità del sistema sanitario, analizzando le cause di queste disfunzioni e le conseguenze sul rapporto medico-paziente
 



L'impatto della carenza di personale sul SSN
Un aspetto cruciale che contribuisce alla "disaffezione" del pubblico nei confronti del SSN è la grave carenza di personale, particolarmente evidente tra medici e infermieri. Il 66,4% degli italiani ha riscontrato questa carenza, che colpisce in modo più marcato le aree del Nord Ovest (64,8%), del Nord Est (61,9%), ma soprattutto del Sud (71,9%). La mancanza di professionisti è diventata insomma una delle cause principali di un servizio sanitario che fatica a rispondere in modo adeguato alle esigenze della popolazione.
 
 
Esperienze negative nei pronto soccorso e nei servizi sanitari
Le esperienze dirette dei cittadini con il SSN, in particolare nei pronto soccorso, sono fonte di grande insoddisfazione: più della metà dei cittadini (52,2%) ha infatti avuto esperienze negative in queste strutture, con lunghe attese, carenza di informazioni e scarsa attenzione ai bisogni dei pazienti. Le regioni del Sud e delle Isole sono quelle che registrano i peggiori risultati in questo ambito, con il 60,5% dei residenti che ha vissuto situazioni problematiche. Questo contribuisce ad alimentare la sfiducia nel sistema, che appare sempre più distante dalle reali necessità della popolazione.
 
 
Il declino delle strutture sanitarie
Il declino delle strutture sanitarie è un fenomeno che non riguarda però solo la qualità dell'assistenza, ma anche la disponibilità delle risorse: i pronto soccorso, ad esempio, sono passati da 659 nel 2003 a 433 nel 2023, con una riduzione di 226 punti di accesso. Sebbene gli accessi annuali ai Ps siano rimasti relativamente stabili, il carico per ogni singolo punto di accesso è tuttavia aumentato del 23% in venti anni, evidenziando così anche un aumento delle difficoltà per medici e operatori sanitari.
Non solo, anche la medicina generale è in crisi: il numero dei medici è infatti in costante diminuzione, con circa 9mila unità in meno rispetto a vent'anni fa. Questo comporta una maggiore pressione sul sistema, con un aumento del numero di pazienti per ogni medico. Il 51,7% dei medici di medicina generale ha più di 1.500 assistiti, un dato che mette in luce l'estrema difficoltà di gestire un numero così alto di pazienti.
 
 
Il ruolo del medico di medicina generale come ancora di salvezza
Nonostante le difficoltà generali, il medico di medicina generale rimane una figura di riferimento essenziale: per l'88,9% dei cittadini, infatti, il MMG è un importante supporto nel trovare soluzioni adeguate alle loro esigenze, sia per quanto riguarda diagnosi che trattamenti terapeutici. Questo legame è particolarmente forte al Sud, dove il 90% dei residenti considera fondamentale, appunto, il supporto del MMG. Per il 76% degli italiani è essenziale che il proprio medico sia facilmente raggiungibile, preferibilmente vicino casa, un aspetto che assume particolare importanza in un contesto di crescente disorganizzazione del sistema sanitario. Nonostante tutto, il 71,8% dei cittadini afferma comunque di non voler rinunciare al proprio medico di fiducia, confermando cioè che, pur tra le difficoltà del sistema, la relazione di fiducia con il medico è un valore ancora estremamente centrale.
In sintesi, sebbene il sistema sanitario italiano sia soggetto a significativi problemi strutturali e organizzativi, il rapporto medico-paziente rimane un pilastro fondamentale, purtroppo messo a dura prova dalla scarsità di risorse e dalla crescente frustrazione dei cittadini.


  
L’Ufficio relazioni con il Pubblico (URP) è l’organismo attraverso il quale si realizza l’incontro tra cittadino/utente e struttura sanitaria, rappresentando il punto di confronto e d’ascolto delle esigenze dei cittadini.
L’URP è lo strumento organizzativo capace di creare un rapporto dialettico continuo ed efficiente con l’utenza, dove il cittadino può trovare un supporto sicuro ed immediato.
L’URP svolge la sua attività cercando di avvicinarsi sempre più ai bisogni dei pazienti, garantendo agli stessi informazione, orientamento, trasparenza, partecipazione e tutela.
 

Attività dell’URP e servizi al pubblico
 
L’attività dell’URP è rivolta all’esterno (informazione all’utenza) ed all’interno dell'Azienda (ricezione della domanda, trasmissione della domanda ai servizi) per la valutazione dell’efficienza dei servizi erogati.
Per facilitare l’accesso alle prestazioni e garantire l’attuazione del principio di uguaglianza ed imparzialità, l’URP promuove l’apertura di “punti di informazione” dislocati nei presidi di maggiore affluenza dell’utenza con la funzione principale di fornire le informazioni di primo livello.
 

Richiesta di informazioni
 
Il cittadino può fare riferimento all'URP ogni qualvolta abbia difficoltà a reperire informazioni circa l'attività e i servizi aziendali, i percorsi da seguire, gli sportelli a cui rivolgersi o, in generale, ogni qualvolta non riesce a recuperare altrove le informazioni di cui necessità per tutelare il proprio stato di salute ed usufruire dei servizi sanitari.
 

Suggerimenti e Reclami
 
L’URP, in collaborazione con altre associazioni dei cittadini operanti sul territorio, garantisce e tutela il cittadino contro ogni eventuale rilevante disservizio e contro ogni azione che possa limitare o addirittura negare la fruibilità delle prestazioni. Il cittadino/utente grazie alla presenza dell’URP può segnalare osservazioni, suggerimenti, opposizioni e reclami alla sua AST
che si impegna a predisporre l’attività istruttoria ritenuta necessaria per fornire una risposta adeguata nei termini e secondo
le modalità previste dalla legge.
 

Modalità presentazione Reclami
 
I cittadini possono esercitare il proprio diritto sia in maniera formale che informale.
I reclami e le segnalazioni formali possono essere presentati:
con lettera in carta semplice, oppure presso gli sportelli URP con redazione al momento di un verbale datato e firmato oppure via e-mail agli indirizzi di ogni AST.
 

Fase Istruttoria
 
L’URP ricevuto il reclamo o la segnalazione, entro 5 giorni, avvia la fase istruttoria necessaria alla sua trattazione e definizione. La segnalazione viene inviata al Responsabile della Struttura interessata affinché effettui gli accertamenti necessari e trasmetta gli elementi essenziali alla definizione della pratica.
Il Responsabile della Struttura interessata, trasmette all’URP, entro 7 giorni dal ricevimento della segnalazione, una dettagliata relazione in merito agli accertamenti effettuati, alle risultanze delle indagini in relazione al disservizio lamentato ed alle eventuali misure adottate per evitare il ripetersi dell’inconveniente.
Nel caso di reclami o segnalazioni informali o anonimi, l’avvio dell’istruttoria è rimesso alla valutazione del Responsabile dell’URP.
 

Risposta all’utente
 
L’URP, entro 30 giorni dal ricevimento del reclamo, invia all’utente adeguata nota di riscontro, all’interno della quale viene dato conto degli accertamenti compiuti e delle eventuali misure organizzative adottate a seguito del reclamo.
L’utente, qualora non ritenga soddisfacente la risposta ricevuta, può chiedere, entro 15 giorni dal suo ricevimento, il riesame del reclamo da parte del Comitato di Partecipazione dei cittadini di cui all’Art.24, comma 3, della L.R. 20 Giugno 2003 n.13.



          


Servizi URP
 
 ·   Attivazione Tessera Sanitaria
 ·   Informazioni ed orientamento
 ·   Mediazione culturale
 ·   Segnalazioni, reclami ed encomi
 ·   Richiesta copia documenti da intervento 118
 ·   Servizio Civile
 ·   Fascicolo Sanitario Elettronico Fase 2.0 - Opposizione al Pregresso
 
 Contatti
 
Referente: Dott.ssa Sabrina Petrelli
Telefono Unità Operativa: 0734 6252800 - "Urp civico 18"  - Orario  8.30 -13.30
Whatsapp: 366 8341033
e-mail: urp.ast.fm@sanita.marche.it
Pagina Facebook: "Asur  Fermo - Urp"  - https://www.facebook.com/AsurFermoURP/
Landing page: http://urp.asurmarche4.it/
Modalità: Accesso Diretto




REGOLAMENTO UNICO DI PUBBLICA TUTELA
(articoli 1-5)

Le cinque AST (Azienda Sanitaria Territoriale) marchigiane, subentrate in tutti i rapporti e le competenze in precedenza facenti capo all’ASUR Azienda Sanitaria Unica Regionale), hanno una delimitazione territoriale che riprende l’articolazione delle precedenti cinque Aree Vaste.
In ogni AST il direttore generale è coadiuvato anche da un direttore socio-sanitario con compiti di direzione e di coordinamento delle attività di integrazione socio-sanitaria.


Art. 1  FINALITA' DELLA PUBBLICA TUTELA
Gli URP delle  AST e l'Area Comunicazione  (AC) garantiscono la tutela dei cittadini che in occasione dell’accesso o della fruizione dei propri servizi, così come previsti e disciplinati dalla Carta dei Servizi Sanitari, adottata ai sensi dell’art. 2 del DPCM 19 maggio 1995, ricevono disagio, disservizio o pregiudizio. Le AST riconoscono come impegno prioritario la costante verifica della adeguatezza delle prestazioni offerte ed il miglioramento degli standard qualitativi delle stesse. Per questo fine riconoscono come fondamentale la artecipazione e la collaborazione degli utenti. Il presente regolamento disciplina:

• i casi e le modalità con cui i cittadini utenti, che ritengono violati i principi e gli impegni previsti dalla Carta dei Servizi       Sanitari, possono presentare segnalazioni, reclami ed osservazioni;
• la modalità di istruttoria e verifica dei casi segnalati;
• le modalità ed i tempi di risposta all’utente;
• i percorsi interni di verifica e revisione dell’organizzazione dei servizi in relazione ai fatti segnalati ed agli accertamenti effettuati;
• le modalità di riesame e di verifica della qualità dei servizi in relazione agli impegni contenuti nella carta dei servizi.

Art. 2  IL DIRITTO DI TUTELA
Il diritto di tutela è previsto quando, da parte dell'AST o delle strutture private accreditate operanti nel proprio territorio con accordi di fornitura in nome e per conto del Servizio Sanitario Regionale, risulti la violazione di leggi o regolamenti che disciplinino la fruizione dei servizi sanitari erogati, ed in particolare:

• della legge 241/90;
• dei principi contenuti nel DPCM 19 maggio 1995 e nella direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri 27.01.1994 (Principi sull’erogazione dei servizi pubblici);
• della Carta dei servizi adottata dalle AST o dalle strutture accreditate;
• comunque per qualsiasi disagio o disservizio, inteso come mancanza di efficacia e/o efficienza, che abbia negato o limitato al cittadino la fruibilità delle prestazioni, ovvero ne abbia compromesso il buon esito tecnico.

Titolare del diritto di tutela è ogni soggetto  utente dei servizi erogati dalle AST attraverso le proprie strutture o da quelle private accreditate e con essa convenzionate. Il soggetto utente, direttamente o, attraverso esplicita delega, tramite parenti o affini o prossimi, ovvero tramite organismi di tutela e associazioni di volontariato, accreditati presso la Regione Marche e presso le AST, può presentare segnalazioni, reclami ed osservazioni all’Ufficio Relazioni con il Pubblico  della sede di riferimemento. Qualora le segnalazioni, reclami ed osservazioni vengano presentati da soggetti diversi dal diretto interessato e non formalmente delegati, l’URP provvede a darne immediata comunicazione allo stesso. In caso di opposizione dell’interessato la procedura viene archiviata.
La presentazione di segnalazioni, reclami ed osservazioni non impedisce, non preclude, né può per qualsiasi motivo ritenersi sostitutiva della proposizione di impugnative in via giurisdizionale ed amministrativa.

Art. 3  MODALITA' DI PRESENTAZIONE DI RECLAMI E SEGNALAZIONI
I soggetti individuati dall’art. 2 possono esercitare il proprio diritto sia in maniera formale che informale. I reclami e le segnalazioni formali possono essere presentati:

• con lettera in carta semplice indirizzata all’Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP) della sede di riferimemento ed inviata con il servizio postale, con il fax, ovvero consegnata direttamente;
• con nota di posta elettronica indirizzata alla casella dell’URP di riferimento;
• con compilazione e sottoscrizione dell’apposito modulo di reclamo presso qualsiasi front office della sede di riferimento;
• direttamente in occasione dell’accesso presso l’URP di riferimento, anche con l’ausilio di un operatore, sottoscrivendo l’apposito modulo, riprodotto in allegato al presente Regolamento.

Per le segnalazioni telefoniche e i colloqui, verrà compilata una apposita scheda verbale, annotando quanto segnalato con l’acquisizione dei dati per le comunicazioni di merito. La segnalazione verbale, se del caso, sarà acquisita in presenza di un testimone. I reclami e le segnalazioni informali e/o anonimi presentati dai soggetti per via telefonica, telematica, ovvero direttamente agli URP o presso i front office della sede di riferimento, sono in ogni caso ricevuti, trascritti e catalogati a cura dell’URP stesso. Nel caso di reclami o segnalazioni informali o anonimi, l’avvio dell’istruttoria è rimessa alla valutazione del responsabile dell’URP. Non potrà essere dato seguito al reclamo anonimo nel caso in cui riguardi una persona fisica. I cittadini residenti possono presentare all’URP della propria sede di riferimento reclami anche in relazione a fatti e circostanze derivanti dalla fruizione di servizi sanitari presso strutture pubbliche o private di altre AST. In questo caso il procedimento di cui ai successivi artt. 4 e 5 compete all’URP che ha ricevuto il reclamo, mentre all’URP della AST ove insiste la struttura interessata compete l’applicazione dell’art 6, oltre alla collaborazione per l’istruttoria di cui agli art 4 e 5.

Art. 4  LA FASE ISTRUTTORIA
I reclami e le segnalazioni, comunque siano inviati, dovranno essere presentati, nei modi sopra elencati, entro 15 gg. dal momento in cui l’interessato abbia avuto conoscenza dell’atto o comportamento lesivo dei propri diritti in armonia con il disposto dell’art. 14, comma 5 del D.Lgs 502/92, come modificato dal D.Lgs 517/93. Tale termine non è comunque perentorio. L’URP, ricevuto il reclamo o la segnalazione, entro 3 giorni, e comunque il prima possibile, avvia la fase istruttoria necessaria alla sua trattazione e definizione. La fase istruttoria si apre con l’invio al Responsabile della struttura interessata della segnalazione ricevuta, con l’invito ad effettuare gli accertamenti necessari e quindi a trasmettere all’URP ogni elemento per la definizione della pratica. L’avvio della fase istruttoria è immediatamente comunicata al cittadino, o a chi per lui, che ha presentato la segnalazione, per i reclami non acquisiti direttamente dall'URP. Agli effetti del presente Regolamento, si identifica come “struttura interessata” ogni Unità Operativa o Servizio cui è preposto un dirigente/responsabile, ai sensi del Regolamento aziendale. Nel caso in cui l’Unità Operativa è inserita in un Dipartimento, la comunicazione è inviata anche al Direttore del Dipartimento; per la macroarea ospedaliera la comunicazione è inviata anche al Direttore medico di presidio. Per i casi di agevole definizione, in cui gli elementi istruttori necessari hanno carattere oggettivo e sono noti all’ufficio, l’URP predispone autonomamente l’attività istruttoria e provvede a dare tempestiva risposta all’utente. Il Responsabile della struttura interessata, entro 7 giorni dal ricevimento della segnalazione deve trasmettere all’URP di riferimento una dettagliata relazione circa:

• gli accertamenti effettuati;
• le risultanze delle indagini e degli accertamenti in relazione al disservizio lamentato;
• le eventuali misure adottate o che si intendono adottare per eliminare o evitare il ripetersi dell’inconveniente.

La relazione all’URP non è sostitutiva di altri adempimenti di competenza del responsabile della struttura interessata. Nei casi in cui egli, a seguito delle indagini e degli accertamenti, ravvisi un fatto che possa dare origine a responsabilità penali, civili, amministrative o disciplinari, deve darne separata notizia agli organi competenti secondo quanto previsto dall’ordinamento. L’URP, a completamento della fase istruttoria e ad integrazione di quanto comunicato dalla struttura interessata, può compiere direttamente ogni ulteriore indagine ritenuta necessaria alla definizione del reclamo.

Art. 5  RISPOSTA ALL'UTENTE
Il Responsabile dell’URP, entro 30 gg. dal ricevimento del reclamo, invia al soggetto utente una dettagliata e motivata risposta riportando/allegando, se del caso, parti integrali del dirigente/responsabile della struttura interessata, nella quale sono esplicitati gli accertamenti compiuti e le misure adottate. La risposta all’utente può eccezionalmente configurarsi come interlocutoria e non conclusiva, per la necessità di ulteriori accertamenti. La risposta interlocutoria deve essere seguita da risposta definitiva non oltre i successivi 60 giorni. Qualora il reclamo o l’osservazione sia stata presentata per il tramite di un organismo di tutela o una associazione di volontariato, la risposta è contestualmente inviata anche a tali organismi, nel rispetto delle norme sul diritto di riservatezza. Laddove il reclamo riguardi il comportamento di un operatore, l’utente può richiedere un incontro di “mediazione” con l’operatore coinvolto e l’URP di riferimento, per l’acquisizione di ulteriori elementi chiarificatori. Il soggetto/utente, qualora non ritenga soddisfacente il percorso attuato, può chiedere, entro 15 giorni dal suo ricevimento, il riesame del reclamo da parte del Comitato di Partecipazione dei cittadini.

Scaricabile da:
https://www.asur.marche.it/documents/20182/21301/Regolamento+di+Pubblica+Tutela/02fb89fc-96cd-45ef-a3fc-dda33c6c6545
 






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Tel. 348 9242421 - e-mail: cittadinanzattivafermo@pec.it - citt.attivafermo@gmail.com
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